“I tempi non sono certo facili, ma l’ammirevole dedizione del personale nelle fasi più critiche della pandemia, unita alla volontà di fare sempre il meglio per i nostri ospiti, ci fa credere che potremo superare anche queste nuove difficoltà”: è questo, in estrema sintesi, il pensiero del Consiglio di Amministrazione dell’Ipab Villa Serena in merito al caro energia che, oltre che sulle famiglie, rischia di gravare in modo significativo anche sulle strutture socio-sanitarie dedicate all’assistenza degli anziani.
“Se per gli ospedali esiste una norma che ristora, almeno in parte, i rincari energetici – continuano i membri del CdA –, così purtroppo non è per le case di riposo. A sostegno di queste strutture nemmeno nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza era stata fatta particolare attenzione e, se dobbiamo dirla tutta, neanche la recente campagna elettorale, da qualsiasi parte politica la si veda, ha affrontato il problema”.
E il problema è sottolineato dai numeri. La bolletta per l’energia elettrica a luglio 2021 era di 9.500 euro, quest’anno ammonta a 24.000 euro. Stesso discorso per il metano, costato da gennaio a giugno di quest’anno circa 43.000 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
“Come ente pubblico – spiega il CdA – per le forniture abbiamo l’obbligo di rivolgerci alla Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. Attualmente è possibile sottoscrivere solo contratti con costi variabili, legati quindi alla fluttuazione del prezzo dell’energia mentre, fino a giugno, non era così: potevamo contare su un costo fisso che ci riparava dalle variazioni di prezzo più significative”.
Che fare, allora? “Chiederemo un incontro al Comune per capire insieme se ci siano soluzioni nell’immediato e chiederemo al nostro fornitore, UNI.CO.GE., se almeno per le case di riposo ci sia la possibilità di tenere i prezzi calmierati, rinunciando al guadagno”.
E poi ci sono gli interventi a lungo termine. Ancor prima che nascesse l’emergenza energetica, infatti, l’Ipab aveva commissionato uno studio per l’efficientamento e ammodernamento di tutta la struttura, allo scopo di abbattere i costi energetici. L’impianto di riscaldamento del nucleo centrale, ad esempio, è ormai prossimo ai 50 anni. Lo studio, che ci sarà consegnato all’inizio del prossimo anno, indicherà gli interventi necessari a tale scopo, allora saremo in grado di definire modi, tempi e costi, attraverso un vero e proprio progetto.
La lezione (positiva) della pandemia
Quello della fase più acuta della pandemia è stato certamente un periodo molto critico, ma ha anche insegnato che, con l’impegno e la collaborazione tra tutti, dalle situazioni più difficili si può uscire.
“Il servizio anti-pandemico ha funzionato bene, grazie in particolare al nostro personale, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo – precisa il Consiglio di Amministrazione –. Oggi, con la quarta dose del vaccino somministrata a tutti i nostri ospiti, il virus è molto meno aggressivo. Eseguiamo lo screening con i tamponi ogni 20 giorni, anziché settimanalmente come avveniva nel pieno dell’emergenza. È consentita la visita di un parente per ospite al giorno. I controlli all’ingresso sono affidati alla preziosa disponibilità dei volontari dell’Auser, che ringraziamo. Insomma, la situazione, anche se lentamente, si sta avvicinando alla normalità. È il superamento dell’emergenza Covid che ci induce a pensare che supereremo efficacemente anche l’emergenza energetica. Un auspicio che esprimiamo per tutti noi, amministratori e personale, ma soprattutto per i nostri ospiti e i loro familiari. Tutti insieme troveremo la soluzione!”.
Il Consiglio di Amministrazione di Villa Serena
Valter Rebesan, Silvia Bicego, Marco Bragolusi, Alessia Soattin, Gloria Zanuso.