Ora che lo scorrere del tempo sta via via curando il dolore per la prematura perdita di Nevio Slaviero, primo e unico direttore dell’Ipab Villa Serena dal 2000 al 2025, il suo ricordo resta vivissimo nei dipendenti che più di tutti, per motivi di anzianità professionale, hanno lavorato al suo fianco: Laura Secco, Capo area dei servizi socio assistenziali da poco andata in pensione, l’educatrice Samira Martorana, la responsabile del personale Laura Vitaliani e il fresco nuovo direttore (già capo dell’area economico finanziaria) Diego Gastaldi.
Il ricordo di Laura Secco
“Nevio è stata una persona innovativa e lungimirante. Si prefissava obiettivi, a volte troppo grandi o che incutevano timore, ma che con grande pragmaticità sono sempre stati portati a termine. Alcuni esempi sono il nucleo Alzheimer o la certificazione di qualità ISO 9001. Lui dava gli input e poi, con grande senso di fiducia verso i suoi collaboratori, lasciava ai professionisti lo spazio di agire, permettendo la loro crescita professionale. Era così un vulcano di idee che a volte gli dicevo: ‘Nevio, vai più cauto, ché non riusciamo a starti dietro’. Poi, però, la soluzione ai problemi la si trovava sempre. E quando gli sottoponevo qualche criticità lui, piuttosto di ribattere a freddo, preferiva prendere tempo e affrontare le varie questioni con calma e lucidità. È stato grazie a lui, alla sua tenacia e alla sua chiara visione del futuro che sono rimasta per così tanti anni in Villa Serena, fino al mio pensionamento”.
Il ricordo di Samira Martorana
“Fin dal momento del mio ingresso a Villa Serena, ho notato che Nevio era un esteta. Era un amante del bello, aveva buon gusto e non si concentrava solo sulla sostanza delle cose, ma anche su come apparivano agli occhi degli altri. Al mio arrivo la struttura aveva un aspetto piuttosto vecchio. E allora Nevio ha iniziato a disporre di sostituire le tende, i serramenti, i quadri nelle varie stanze. Ha deciso di chiamare i vari nuclei con i nomi delle piante presenti nel nostro giardino. E poi i nomi ai saloni dove svolgiamo le attività e, ancora, la presenza di Villa Serena sui social e, non molti anni fa, il rifacimento del nostro sito internet. Era sempre affabile con gli ospiti e, a dirla tutta, qualche nonnetta si era pure innamorata di lui… Schietto, amante della buona cucina e delle buone compagnie, era un grande fan di Ugo Tognazzi e del film ‘Amici miei’. In quel film Tognazzi, davanti al letto di morte del suo amico giornalista Perozzi (improvvisamente per infarto, come accaduto a Nevio), si chiedeva se nella vita sia obbligatorio essere qualcuno. Ecco, abbracciando il pensiero di Tognazzi, di Nevio non ci manca la figura professionale di direttore, di Nevio ci manca la persona”.
Il ricordo di Laura Vitaliani
“Quando lui è arrivato in Villa Serena ha trovato una situazione, per così dire, precaria e assolutamente non strutturata. A rispondere al telefono c’era un obiettore di coscienza e delle pratiche amministrative si occupava l’allora presidente dell’Ipab. Nevio si è subito buttato a capofitto nella riorganizzazione del personale e degli uffici. È stato lui a volere la completa informatizzazione e a introdurre le varie figure professionale, trasformando il concetto di casa di riposo da semplice ospizio a una complessa struttura socio-assistenziale, capace di offrire una permanenza dignitosa e stimolante a tutti gli ospiti. Ma anche io tengo a sottolineare le qualità umane di Nevio, ritornando sul tema della fiducia che lui riusciva sempre a dare a tutti i collaboratori. ‘Se non mi fido di una persona – diceva – non sarei nessuno nemmeno io e non avrei diritto a ricoprire questo ruolo”.
Il ricordo di Diego Gastaldi
“Conobbi Nevio prima di arrivare a Villa Serena, quando lui era ragioniere capo del Comune di Chiampo e ci fece una formazione sull’utilizzo del personal computer. Quando fui assunto qui, e lui, nel frattempo, era diventato direttore, parlando dell’informatizzazione degli uffici e dei servizi, mi disse: ‘Diego, abbiamo gli applicativi, ma nessuno sa usarli. Occorre che tu ti dia da fare per risolvere questa situazione’. Ha voluto responsabilizzarmi e da lì è nato il percorso che ha via via portato alla digitalizzazione della struttura. Anch’io voglio, quindi, sottolineare che Nevio ti dava fiducia e, così facendo, riceveva a sua volta fiducia. Diceva sempre che senza collaborazione e aiuto reciproco non si va da nessuna parte. Ed è forse questo l’insegnamento più forte che ci ha lasciato: collaborare, tutti insieme, per affrontare e vincere sempre nuove sfide. Non finirò mai di ringraziarlo!”.











